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Ludovico Trasi

Ascoli Piceno, 1634 – 1694

Madonna che allatta il Bambino

Madonna che allatta il Bambino, Pinacoteca Civica – Ascoli Piceno

Trasi, amico di Carlo Maratta, fu allievo di Andrea Sacchi a Roma. Ad Ascoli, fu attivo nella pittura delle chiese e come scenografo per il teatro. Uno dei suoi capolavori fu il Miracolo di San Nicola di Bari per la chiesa di San Cristoforo, Ascoli Piceno. Suo fratello, Giovanni Trasi, fu anch’egli pittore.

Sebbene non siano state riscontrate commissioni dell’artista durante il periodo romano né sulla durata di quest’ultimo, sembra verosimile individuare nella copia tratta dal dipinto del Maratti per la chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami a Roma (1650-51) l’Adorazione dei pastori (Ascoli Piceno, Museo diocesano) una prova giovanile. Tra le prime commissioni pubbliche di Trasi nella Marca si ricordano il Miracolo di s. Domenico e il Martirio di Sant’Apollonia realizzati per la chiesa ascolana di S. Pietro Martire.

Nel 1659 il Trasi eseguì un dipinto dedicato a San Tommaso di Villanova, che l’anno precedente era stato innalzato agli altari, ora conservato nella chiesa di Sant’Agostino. Nel 1668 l’artista ricette un incarico per la chiesa di San Domenico, per tela delle sante Caterina da Siena, Rosa da Lima e Agnese da Montepulciano. Molte opere sono andate perdute o disperse; tuttora visibili nel Duomo di Ascoli le raffigurazioni: Il Conte Ludigavio che dona la contea di Ascoli al Vescovo Iustolfo alla presenza di Carlo Magno, un Martirio di Sant’Emidio e Il Battesimo di Santa Polesia e infine, nella Sacrestia della Chiesa, era conservata una piccola tela della Madonna col Bambino (ora nella Pinacoteca Civica), che evidenzia un’ascendenza di Carlo Maratta, con cui aveva condiviso il suo soggiorno romano. Il Trasi operò principalmente nella sua città di origine, dove si possono ammirare ancora Il Miracolo di San Nicola di Bari nella chiesa di San Cristoforo, e la Predica di s. Giovanni Battista destinata alla chiesa di S. Caterina (oggi presso il palazzo vescovile), una delle rare opere firmate e datate dall’artista. La composizione sembra stilisticamente prossima a Sacchi, l’impaginazione è scandita dalla monumentalità delle figure in primo piano dai profili sfuggenti dei personaggi e dal paesaggio che si apre sullo sfondo. Trasi fu impegnato in numerose commissioni pubbliche e private nel «disegno, invenzione e colorito» di scenografie teatrali e nell’allestimento di opere con finalità decorative o celebrative. Intenso fu il legame che Trasi ebbe con i padri oratoriani: nella chiesa ascolana di S. Filippo eseguì la Madonna in gloria con il Bambino e s. Gaetano da Thiene e la decorazione della volta oggi perduta.

La fitta produzione artistica di Trasi proseguì sino a poco prima della sua scomparsa. Nel corso della sua carriera il maestro ascolano diede prova di saper realizzare anche opere di tema mitologico o allegorico, nelle decorazioni di alcuni palazzi nobiliari non meglio noti o nelle tele raffiguranti le personificazioni femminili delle quattro stagioni, Inverno, Primavera, Estate e Autunno (salone d’onore di palazzo Rota Pisaroni, Piacenza).

Morì ad Ascoli Piceno il 20 febbraio 1694 (Orsini, 1790, p. 233).

Altro su Ludovico Trasi

Madonna che allatta il Bambino, Pinacoteca Civica – Ascoli Piceno
Miracolo di San Nicola di Bari, Chiesa di San Cristoforo – Ascoli Piceno
Adorazione dei pastori, Museo diocesano – Ascoli Piceno
Miracolo di s. Domenico, Chiesa di san Pietro Martire – Ascoli Piceno
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San Tommaso da Villanov, Chiesa di Sant’Agostino – Ascoli Piceno
Caterina da Siena, Rosa da Lima e Agnese da Montepulciano, Chiesa di San Domenico – Ascoli Piceno
Il Conte Ludigavio che dona la contea di Ascoli al Vescovo Iustolfo alla presenza di Carlo Magno, un Martirio di Sant’Emidio e Il Battesimo di Santa Polesia – Duomo di Ascoli Piceno
Predica di s. Giovanni Battista, Palazzo Vescovile – Ascoli Piceno
Madonna in gloria con il Bambino e s. Gaetano da Thiene, Chiesa di San Filippo – Ascoli Piceno
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