Pittore di umili origini nato a Montelupone il 16 dicembre 1908, il padre era brigadiere della guardia di finanza e la madre sarta, colpita da una malattia invalidante. E’ stato un talentuoso artista di talento morto prematuramente a soli 25 anni per tubercolosi. Frequentò la scuola d’arte a Macerata e fu notato dal prof. Lazzaro che lo scelse come assistente per alcune decorazioni a Treia, all’Istituto dei Salesiani a Macerata, Fiuminata e Caramanico. A questo periodo appartengono alcuni notevoli paesaggi della campagna maceratese. Nonostante la sua giovane età, Pellini è stato importante esponente di “Ritorno all’Ordine”, Movimento Artistico Italiano fiorito a Milano sul finire del 1922.
Il movimento, fondato da sette artisti (Achille Funi, Mario Sironi, Anselmo Bucci Leonardo Dudreville, Pietro Marussig, Emilio Malerba e Ubaldo Oppi), si riteneva incarnare lo “spirito del Novecento”, perseguendo per l’appunto un “ritorno all’ordine” artistico ed estetico dopo le avanguardie cubiste e futuriste dei primissimi anni del XIX° secolo.
Pellini nel 1930 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Roma. I suoi studi però si interruppero a causa delle difficoltà economiche. Nel periodo romano partecipò alla realizzazione degli affreschi del soffitto di Palazzo Venezia, sotto la guida del Prof. dal Prai.
Tornò a vivere a Montelupone dove proseguì la sua attività artistica fino alla morte prematura.
Il suo più grande successo fu la prima personale a Macerata nel 1932; in seguito, nel 1933, vi fu la prima mostra a Montelupone. La pittura di Corrado Pellini, soprannominato “il pittore del silenzio”, esprimono nelle forme e nei colori pacatezza, serenità e armonia. L’artista era molto amato nella sua cittadina dai giovani che erano soliti radunarsi nel suo studio per chiedere consigli e osservare il suo lavori.