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Cesare Peruzzi

Montelupone (MC), 1894 – Recanati (MC), 1995

Polenta Marchigiana, Palazzo Buonaccorsi – Macerata

Cesare Peruzzi nacque a Montelupone il 12 dicembre del 1894, ma giovanissimo si trasferì nella residenza di campagna a Chiarino di Recanati. Si dedicò al disegno studiando la tecnica a Macerata dove conobbe anche il giovanissimo Ivo Pannaggi. Negli anni successivi si trasferì a Roma per frequentare l’Istituto superiore di belle arti. Già nel 1915 fu invitato alla Terza Mostra Internazionale della Secessione tenutasi a Roma, esponendo al fianco di Edgar Degas, Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Virgilio Guidi e Felice Casorati. Interruppe gli studi durante la prima guerra mondiale per combattere sul fronte albanese: furono di questo periodo i disegni di guerra, che oggi risultano interessanti anche per l’aspetto documentale. Completati gli studi frequentò l’Académie de France à Rome, dove si perfezionò sul nudo. Tornato a Recanati si sposò con Maria Giochi.

Dal 1923 si dedicò soprattutto all’acquarello con opere intimiste e delicate, molto distanti dalle tematiche dell’arte del periodo, perlopiù incentrate sui temi epici tipici del ventennio fascista. Di questo periodo fu il trasferimento in via Carducci, dove l’artista aprì lo studio e laboratorio. Molte le mostre cui partecipò: la prima e la seconda Mostra internazionale dell’acquerello di Milano del 1923 e 1925, la Mostra marinara nell’Esposizione internazionale di Barcellona del 1929, la Mostra degli artisti italiani al Museo di Krefeld con Contadini in riposo, per arrivare alla prima personale alla Camerata degli artisti di Roma nello stesso anno. Nel 1927 a Firenze, ebbe un premio per la pittura, e nel 1930 una menzione speciale al concorso USSI per il suo Adempimenti.

Nel 1926 a Monteprandone dipinse una cappella dedicata a san Giacomo della Marca, commissionata in occasione del secondo centenario della canonizzazione del santo. Nel 1932 la Congregazione Universale commissionò a Cesare Peruzzi il ciclo di Sette episodi della vita di san Francesco Saverio che realizzò nella Cappella dei cattolici indiani interna alla Basilica della Santa Casa, e nel 1933, sempre nella Basilica, dipinse episodi della vita di Santa Teresa del Bambin Gesù. Un’altra commissione fu poi quella della pala d’altare dell’Abbazia di Santa Maria in Potenza a Porto Recanati che raffigura la Madonna, san Bernardo, fondatore dei Cistercensi, e sant’Antonio Abate, patrono di queste campagne.

Nel 1955 fu invitato alla VII Quadriennale nazionale d’arte di Roma.

Interessato e autenticamente innamorato della figura umana, Peruzzi declinò tale soggetto in molteplici tipologie e metodiche. Testimonianza di una superba capacità multiforme, la sequenza cronologica e materica si esprime in modalità e tonalità marcate da gamme cromatiche ora delicate, come negli acquerelli, ora più accese e luminose negli oli e nei pastelli, immergendo protagonisti e situazioni in una sincera e intima atmosfera. Molte opere sono diffuse nelle Marche tra privati e musei comunali.

Altro su Cesare Peruzzi

Affreschi, Cappella di san Giacomo, Convento di San Giacomo della Marca – Monteprandone (AP)
Sette episodi della vita di san Francesco Saverio, Cappella dei cattolici indiani, Basilica della Santa Casa – Loreto (AN)
Episodi della vita di Santa Teresa del Bambin Gesù, Basilica della Santa Casa – Loreto (AN)
Polenta Marchigiana, Palazzo Buonaccorsi – Macerata
Serie di tre dipinti: la Madonna del latte (copia realizzata all’età di 11); la Madonna del latte (realizzata a 17 anni); la Madonna di Foligno da Raffaello (eseguita a 14 anni), Pinacoteca civica – Montelupone (MC)
Autoritratto (1991) e Anziana al riposo (1986) Pinacoteca civica – Montelupone (MC)
Ritratti, Galleria Peruzzi, Anticamera del sindaco, Palazzo Comunale – Recanati MC)
Pala d’altare, Abbazia di Santa Maria in Potenza – Porto Recanati (MC)
Dipinti, Pinacoteca comunale Attilio Moroni – Porto Recanati (MC)
Ritratti di bambini, Museo civico – Osimo (AN)
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