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Biagio Biagetti

Porto Recanati (Mc), 1877 – Macerata, 1948

Storia del pane
Storia del pane
Villino Emiliani – Montelupone (Mc)

Biagio Biagetti nasce a Porto Recanati il 21 luglio 1877, da Antonio e Lucia Sorgentini, in una casa sita nella zona centrale – lato monte – di corso Matteotti (all’epoca denominato Primo Stradone), non più individuabile.

Dopo le scuole elementari a Porto Recanati frequenta il ginnasio a Recanati e il liceo classico in Osimo; nel 1892 si iscrive all’Istituto di Belle Arti di Roma su sollecitazione di Ludovico Seitz che, affrescando la cappella tedesca nella basilica lauretana, alloggiava nella pensione Roma di Antonio Biagetti e si rendeva conto dell’abilità e del talento del giovane. Il Biagetti divenne il suo più apprezzato discepolo e collaboratore.

Nel 1900 Biagetti, terminati gli studi con il primo premio all’Istituto di Belle Arti Ornamentali, ebbe incarichi di rilievo dai conti Masucci di Recanati e dai Leopardi. Nel 1905 dipinse La storia del pane della stanza da pranzo nel villino Emiliani, un ricco agricoltore di Montelupone, di immediata e forte risonanza in campo nazionale.

Nel 1906 fu nominato insegnante di Pittura Decorativa al liceo industriale di Roma e direttore artistico della Rivista Marchigiana Illustrata, ma rinunciò presto all’insegnamento per la quantità di committenze conseguenti alla repentina morte di Seitz.

Nel campo della critica artistica e della storia dell’arte si impegna in studi e conferenze: su Raffaello, il beato Angelico, Melozzo da Forlì, sui restauri ai mosaici di Santa Maria Maggiore con relazioni annuali sui lavori della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, della quale sarà per lunghi anni presidente.

Nel 1921 Benedetto XV lo nomina direttore dello Studio del Mosaico della Reverenda Fabbrica di San Pietro, commissario permanente per la tutela dei monumenti storici della Santa Sede. Biagetti istituisce subito il Laboratorio di restauro del Vaticano, apportando in questo campo concetti e tecniche del tutto innovative: la conservazione, sostiene Biagetti, debba sempre rispettare il gusto e gli indirizzi di quella determinata epoca e concentrarsi su restauri che non alterino l’opera, ma ne impediscano il deterioramento; si debba sempre procedere, prima di iniziare il lavoro, ad accertamenti accurati, a rigorose ricerche scientifiche, a rilievi fotografici con macchine particolari onde avere l’esatta conoscenza dell’opera. Dopo un’attenta pulitura per rimuovere lo sporco e i depositi diversi, e dopo aver eliminato eventuali interventi “abusivi”, che hanno inquinato il prodotto, si può attuare il restauro vero e proprio. Con questi metodi restaurò le stanze di Raffaello, le Logge di Giulio Romano, gli affreschi del Beato Angelico e di Melozzo da Forlì, tutte le più celebri opere pittoriche di Michelangelo.

Nel 1931 Pio XI gli conferì ulteriori incarichi: la Pontificia Commissione di Arte Sacra e la realizzazione di una nuova sede della grande pinacoteca vaticana, che raccoglie tante opere dei maggiori e più celebrati artisti di tutti i tempi, dal 1200 ad oggi. Nel 1946 lavorò a Recanati per la nuova sede dell’Accademia Poetica Leopardiana, quale commissario governativo; poi restaurò gli affreschi del Maccari nella cupola della basilica lauretana, danneggiata da bombe e spezzoni di aeroplani tedeschi.

Biagetti ebbe una enorme produzione sacra con cicli di affreschi, ma firmò lavori importanti in campo profano, eseguiti negli anni giovanili e in età matura. La sua produzione presenta di certo una diversità di stili con l’intendimento di rinnovare l’arte sacra in fase di notevole decadenza. In età matura Biagetti assorbì i concetti del divisionismo e con queste tecniche, estremamente impegnative nel campo dell’affresco, realizzò la Cappella del Crocifisso nella basilica di Loreto i cui effetti luministici e i toni emozionali esprimono una notevole valenza.

Tra le opere di argomento non religioso è importante segnalare subito un ciclo di affreschi, pur eseguiti in una chiesa, e precisamente nel duomo di Parma: venne realizzato negli anni 22-23,  per ricordare i morti nel conflitto mondiale, ed è indicato come La cappella espiatoria per i Caduti

Tra le prime opere del Biagetti sono le decorazioni di casa Lucangeli in Porto Recanati (1908: la Sacra famiglia e scene allegoriche esistono ancora ben conservate); nel 1909 dipinse e decorò la cappella del Crocefisso nella collegiata di Pollenza. Nel 1909-10 terminò a Padova la decorazione della cappella di S. Stefano nella basilica di S. Antonio, nel 1912 dipinse la cappella del Purgatorio nella chiesa di S. Giacomo a Udine; l’anno dopo venne inaugurata la cappella slava nella basilica di Loreto dove il B. aveva completato i lavori iniziati dal Seitz. Nel 1914-15 dipinse l’Apoteosi di Pio X nel duomo di Treviso e decorò la cappella di S. Rosa nella basilica del Santo a Padova; nel 1915-16 diede i cartoni e curò l’esecuzione dei mosaici per la chiesa di S. Croce al Flaminio a Roma (frontone della facciata e cappella di S. Giorgio), nel 1916 eseguì la pala d’altare con la Regina Apostolorum per il seminario di Bologna (commessagli da Benedetto XV) e, per la basilica di S. Croce a Roma, il mosaico dell’abside; nel 1918 gli fu allogata la cappella dedicata al Sacro Cuore e ai caduti in guerra nella cattedrale di Parma (1923) e nel 1923-26 lavorò nella basilica della Misericordia a Macerata. Nel 1932 ultimò gli affreschi della cappella del Crocifisso nella basilica di Loreto e nel 1937 terminò quelli della conca absidale del duomo di Jesi. Oltre a dare i cartoni per i mosaici della grande aula dell’Ateneo lateranense, per l’anno santo 1925 disegnò gli strumenti per l’apertura della porta santa, il trono pontificio, il baldacchino e alcuni mobili della Sistina.

Si spegne all’ospedale di Macerata, dove era stato ricoverato per un attacco di ulcera (vi soffriva da trent’anni), il 2 aprile 1948.

Altro su Biagio Biagetti

La storia del pane e Quattro stagioni, decorazioni della stanza da pranzo del palazzo Emiliani – Montelupone (Mc)
Sacra famiglia ed altre scene allegoriche in casa Lucangeli – Porto Recanati (Mc)
Dipinti e affreschi, casa Fiorella Biagetti – Recanati (Mc)
Affreschi nella Cappella del Crocefisso nella collegiata – Pollenza (Mc)
Completamento degli affreschi con Scene della vita dei santi fratelli Cirillo e Metodio, della Cappella slava nella Basilica della Santa Casa – Loreto (An)
Affreschi della Cappella del Crocifisso nella Basilica della Santa Casa – Loreto (An)
Affreschi con Scene della vita di Gesù nella chiesa della Misericordia – Macerata
Redentore in trono fra Santi, affresco del catino dell’abside nel Duomo – Jesi (An)
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