Sebastiano Ceccarini

Fano, 1703 – 1783

Madonna con i Santi protettori della città
Pinacoteca civica – Fano (Pu)

Nacque a Fano il 17 maggio 1703. Alla morte del padre fu allevato dallo zio prete, don Giuseppe Fanelli, che lo mandò a bottega da Francesco Mancini. Seguì il maestro a Roma dove si trattenne sino al maggio 1729. Nel 1735, intraprese un viaggio di istruzione a Pesaro, Urbino, Perugia, Bologna, Venezia, Firenze; qui sposò Candida Marini, nobile romana, il 14 ott. 1738.

Dal matrimonio nacquero undici figli, alcuni morti in tenera età: dei sopravvissuti Giuseppe e Nicola, seguirono, senza successo, le orme del padre collaborando con lui; Reginalda, bellissima, lo invece servì da modella e nel 1773 si fece monaca nel convento di S. Teresa a Fano, dove sono conservate numerose opere del Ceccarini. Nella Pinacoteca civica di Fano è conservato un Autoritratto del Ceccarini mentre dipinge la figlia monaca, ca. 1773; mentre un Ritratto di lei è nella coll. Cantucci di Arezzo. Ceccarini rimase a Roma fino al 1754. Dal 1755 in poi i suoi soggiorni si divisero tra Roma e Fano: dal 1762 copiò su quindici tele (Fano, Pinacoteca civica) gli affreschi del Domenichino e restaurò gli originali nel duomo di Fano. L’artista lavorò attivamente, quasi sino alla morte avvenuta a Fano il 26 agosto 1783; è sepolto nella chiesa di S. Paterniano accanto alla moglie.

Nel 1724 il comune di Fano gli aveva ordinato una tela con la Madonna e santi protettori della città (pinacoteca civica). In questa tela, e in quella successiva del 1732 con la Vergine e s. Rocco (Fano, Pinacoteca civica), si notano ispirazioni dal Reni e dal Maratta.

A Roma poco è rimasto della sua produzione. Nell’anno 1748 dipinse l’Allegoria dei cinque sensi (Parigi, Galleria Pardo), che rappresenta un gruppo di fanciulli di una nobile famiglia romana non identificata. Intorno al 1750 è il ritratto del Cardinale di York (Hartford, Connecticut, Wadsworth Athenaeum). Seguono un ritratto del Cardinale Fabrizio Spada (Roma, Galleria Spada) del 1754, le coppie dei ritratti di Giovanni Antonio Gabuccini, cavaliere di Malta, e di sua moglie Maddalena Ferretti (Fano, Pinacoteca) e del 1761 dei coniugi Carlo Maria Ferretti, marchese di Norcia e Chiara Gasparri (Roma, collezione Samuelli Ferretti).

Era specializzato in ritratti, ma dipinse anche scene di genere, nature morte e soggetti religiosi. Lavorò a Roma nella Basilica di Santa Maria Maggiore (San Leone davanti alla Vergine col Bambino, perduto) e nella Chiesa dei Santi Sergio e Bacco. Due suoi dipinti, per la cappella di San Michele nella basilica di Santa Francesca Romana sono andati perduti, al pari di una tavola con San Nicolò da Rupe, dipinta nel 1740 per la cappella degli Svizzeri, poi soppressa, nel Palazzo del Quirinale.

La Maria Assunta (1750), nel presbiterio della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Fano è opera sua, come la Sacra Famiglia con i SS. Gioacchino ed Anna, nella chiesa di Sant’Antonio, dipinto che egli realizzò su commissione del conte Giacomo Ferri. Dei numerosi dipinti conservati a Fano si ricordano: una Natività del Battista (1782) nella chiesa di S. Pietro, in Valle; nella chiesa di S. Antonio una Sacra Famiglia con i ss. Gioacchino ed Anna, eseguita su commissione del conte Giacomo Ferri; nella chiesa di S. Paterniano una Gloria del santo (affresco); il Busiri Vici ricorda pure una tela con Cristo sostenuto dagli angeli (propr. Adanti, 1770 circa). Il ritratto del marchese Carlo Mosca Barzi si trova nei Musei Civici di Pesaro.

Al Museo Civico di Fano sono esposti il ritratto di Antonia Maria Anguissola Carrara e l’autoritratto di Ceccarini mentre dipinge la figlia Reginalda, monaca nel convento di Santa Teresa a Fano (1773). In collezioni private a Fano sono conservati quadretti con frutta, fiori, animali che, insieme con le quattro Nature morte su tavole ottagonali della Pinacoteca civica di Fano, testimoniano la versatilità del Ceccarini.

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