Nel 1945 Nanni Valentini iniziò a frequentare la Scuola d’arte per decorazione ceramica a Pesaro, per passare nel 1949 all’Istituto d’arte di Faenza, che frequentò fino al 1953. Iniziò a collaborare con la bottega di Bruno Baratti a Pesaro e a frequentare l’Accademia di Bologna. Nel 1956 entrò nella cerchia della Galleria La Salita di Liverani e strinse amicizia con Gastone Novelli, Emilio Villa, Gino Marotta; ottenne i primi premi al XIV Concorso di Faenza e all’XI Mostra della ceramica di Vicenza, cui molti altri seguiranno negli anni. Nell’autunno 1957 si trasferì a Milano, ove espone alla Triennale e iniziò a progettare con Luigi Massoni la Serie natura. Frequentò Arnaldo e Giò Pomodoro, Ettore Sottsass e Lucio Fontana, che gli organizzarono la prima personale milanese all’Ariete nel 1958. Nel 1960 tenne una mostra con Giò Pomodoro alla Galleria del Giorno e una personale al Salone Annunciata entrambe a MIlano. Nel 1963 partecipò alla mostra “Una scelta” al Salone Annunciata. Nel 1967 si ripresentò a Milano con una personale di pitture e sculture al Salone Annunciata e nel 1969 tenne una personale alla Galleria Segnapassi di Pesaro. Prese a insegnare all’Istituto d’Arte di Monza, ove rimase fino al 1985.
Dopo anni di sperimentazioni, nel 1975 presentò le ‘garze’ all’Expo di Colonia: qui conobbe Carla Pellegrini, che organizzò la sua personale del 1976 alla Galleria Milano. Nel 1977 si trasferì nello studio di Arcore e tenne una personale di sculture e carte a Lo Spazio a Brescia. L’anno successivo espose alla galleria del Falconiere di Falconara con Un ombelico per Empedocle, e nel 1979 con Una materia per Pitagora alla galleria Uxa di Novara, con Terra-numero e Terra-bagnato allo Studio Casati di Merate, e con una personale alla Galerie Rota di Heilbrönn.
Nel 1980 inaugurò una nuova personale alla galleria Milano sui ‘luoghi’, poi al circolo Il Cortile di Bologna, e alla galleria Ca’ Vegia di Salice Terme con Endimione e i 28 volti di Selene. Nel 1982 presentò Il vaso e il polipo alla galleria Vera Biondi di Firenze, L’ombra di Peter Schlemihl alla Galerie -e di Monaco, e ottenne una sala personale alla Biennale di Venezia.
Nel gennaio 1984 inaugurò una personale al “Padiglione d’arte contemporanea” di Milano ove presentò Deriva, Annunciazione, Il dialogo e in maggio inaugurò la personale sulle ‘case’ al Museu de Ceràmica di Barcellona. Nello stesso anno fece una personale di opere su carta alla Civica raccolta del disegno di Salò, e presentò … dove si racconta allo Studio Dossi di Bergamo. Nel 1985 espose L’inno della perla alla Libreria Giulia di Roma e alla Galleria San Luca di Bologna. Morì improvvisamente a Vimercate nel 1985
Tra le mostre postume si segnalano “Nanni Valentini”, Hetjens Museum, Düsseldorf, 1986; “Nanni Valentini. Opere: 1982 – 1985”, Galleria Civica, Modena, 1987; “Nanni Valentini. I segni della terra”, Palazzo delle Esposizioni, Faenza, 1987; “Nanni Valentini”, Palazzo Lazzarini, Pesaro, 1988; “Nanni Valentini”, Centro La Pescheria, Pesaro, 2005.
Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, Macerata