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Aldo Sergiacomi

Romualdo Sergiacomi, 1912 – Offida, 1994

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Monumento alle merlettaie

Aldo Sergiacomi è stato uno scultore italiano che ha operato prevalentemente sul territorio marchigiano e abruzzese. Rimase orfano di madre a sette anni e visse con il padre, impiegato presso la locale Cassa di Risparmio e con la sua seconda moglie, Bice Donati. Dopo le elementari venne iscritto alla scuola comunale di disegno applicato alle arti e nel 1925 iniziò a frequentare la bottega del marmista Alessandro Castellucci a S. Benedetto del Tronto, luogo in cui apprese le prime nozioni riguardanti la lavorazione del marmo. L’anno successivo si recò a Roma per approfondire le conoscenze in ambito artistico: frequentò la “Scuola Preparatoria alle arti ornamentali” e lavorò presso un laboratorio di scultura. Durante il periodo romano riuscì a formarsi con maestri di rilievo, soprattutto Angelo Zanelli, autore del fregio del Vittoriano. Nel 1932 prestò servizio militare a Reggio Emilia e si aggregò alla banda musicale del reggimento, grazie alle esperienze infantili con la banda di Offida. Tornato nella città natale esercitò il mestiere di scultore fino alla morte, realizzando opere principalmente in marmo e bronzo su committenza sia pubblica che privata. 

Le prime commissioni furono legate al suo comune di origine, Offida. Iniziò da due stemmi in pietra per la facciata del Palazzo Comunale, uno rappresentante la Casa Savoia e l’altro il Comune; in seguito, nel 1934, gli venne commissionata la realizzazione dell’altare marmoreo della chiesa di S. Agostino di Offida in cui mise in pratica gli insegnamenti del periodo di studio romano. I punti di riferimento artistici di Aldo Sergiacomi sono la scultura barocca del Bernini a Roma e anche l’artista senese Giovanni Duprè. In quegli anni la sua produzione artistica fu caratterizzata principalmente da iscrizioni di lapidi e sculture in marmo eseguite per monumenti funerari.

A partire dagli anni Cinquanta Aldo Sergiacomi riprese la sua attività artistica per committenze, civili, religiose o private. Nel 1952 realizzò per la tomba di famiglia una Via crucis di terracotta in seguito fusa in bronzo – i modelli furono donati alla chiesa di S. Agostino di Offida -, e una scultura in gesso patinato rappresentante Erode. Altro lavoro rilevante di questo periodo è la decorazione di una nota pasticceria di S. Benedetto del Tronto, i Saloni Giammarini, oggi sede del Centro Studi Accademia Risorgimento. I bassorilievi hanno un’ambientazione marittima con scene di pesca e raffiguranti antichi miti greci come il trionfo di Bacco e Arianna, le Baccanti o le gesta del dio Nettuno.

Sergiacomi lavora con diversi materiali, marmo, gesso, terracotta, legno, ma gli anni Sessanta segnano un significativo passaggio dal marmo al bronzo, materiale che utilizzerà principalmente nelle opere richieste da grandi committenti pubblici o ecclesiastici. Nel 1963 realizza il portale della Chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Ascoli Piceno, raffigurante scene della vita di Maria. Negli anni Settanta è la volta del portale della Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Teramo e poi del portale principale della Cattedrale di Fermo (1980). La parte laterale di quest’ultimo verrà inaugurata postuma nel 1995 perché completato dopo la morte di Sergiacomi da una sua allieva, Fausta Derna Perozzi. Seguono altri portali come quello della Chiesa di S. Egidio alla Vibrata del 1985 e infine quello per la chiesa di S. Agostino di Offida, dedicato al Miracolo Eucaristico e a quattro santi particolarmente venerati nella città di Offida: S. Agostino, a cui è intitolata la chiesa, S. Leonardo che è il patrono della città e due concittadini beatificati, il Beato Corrado e il Beato Bernardo.

Sebbene le committenze religiose abbiano occupato una parte estremamente rilevante, l’attività dell’artista non si esaurisce in esse. In bronzo realizza vari monumenti dedicati ai Caduti di Guerra: ne troviamo in vari paesi marchigiani come Massignano, Monsampolo del Tronto, Fermo e Force . Di grande rilevanza anche le statue dedicate a personaggi di interesse storico o religioso, tra queste: l’eroe sudamericano Simon Bolivar, collocata a Villa Pigna di Folignano, realizzata nel 1984 e papa Sisto V a Grottammare. 

Diverse sono le opere bronzee che raccontano i mestieri: una delle più famose è il Monumento alle Merlettaie realizzato nel 1983 e situato all’ingresso della città di Offida: illustra uno scorcio di vita paesana e raffigura tre donne di generazioni diverse intente a lavorare il tombolo, ricamo tradizionale della città di Offida. Artisticamente rilevante è anche il monumento “La Retara” di San Benedetto del Tronto, raffigurante una donna che ripara reti da pesca e Il Sogno del Pescatore, un complesso artistico che raccoglie tre figure: dal basso il pescatore sostiene una donna e il figlio.

Il 21 settembre 1996 è stato inaugurato ad Offida il Museo Aldo Sergiacomi, situato in via Ischia 24, nell’edificio in cui Aldo Sergiacomi ha lavorato e abitato. Il museo è stato inizialmente allestito dalla moglie Licia Antimian e in seguito acquistato da Gabriele Gabrielli che lo ha trasformato nei Laboratori didattici ‘Museo Aldo Sergiacomi”. Oggi il museo è curato dalla Fondazione Lavoroperlapersona che ne ha la gestione, attraverso un comodato d’uso gratuito.

Aldo Sergiacomi nelle Marche

Offida

  • 1934 – Altare della Chiesa S. Agostino
  • 1951 – Tabernacolo in marmo, Chiesa Collegiata
  • 1952 – Via crucis in terracotta, Santuario Eucaristico di S. Agostino
  • 1971 – Altare, ambone, balaustra del Santuario del Beato Bernardo in pietra Manoppello
  • 1983 – Monumento alle Merlettaie
  • 1993 – Monumento in bronzo per il Beato Bernardo
  • 1994 – Portale in bronzo della Chiesa S. Agostino

Grottammare

  • 1985 – Monumento a Papa Sisto V in bronzo e travertino

S. Benedetto del Tronto

  • 1955 – Altorilievo in stucco “Il trionfo di Bacco e Arianna” Saloni ex Pasticceria Giammarini
  • 1982 – Monumento “Il Sogno del pescatore”
  • 1991 – Monumento alla “Retara”

Montefiore dell’Aso

  • 1968 – Altorilievo in marmo per l’altare della Chiesa di S. Lucia

Ascoli Piceno

  • 1960 – Scultura di S. Giovanni Battista Chiesa di S. Tommaso Apostolo
  • 1962 – Reliquiario in bronzo a forma di braccio benedicente Chiesa di S. Tommaso Apostolo
  • 1963 – Portale in bronzo per Chiesa del “Cuore Immacolato”

Fermo

  • 1992 – Monumento ai caduti di aria, terra e mare “Il fante, il marinaio e l’aviatore”
  • 1980 – Portale in bronzo del Duomo di Fermo

Loreto

  • 1987 – Stele marmorea all’interno della Basilica di Loreto
  • 1989 – Candelabro UNITALSI all’interno Basilica di Loreto

Massignano

  • 1969 – Monumento ai caduti

Monsampolo del Tronto

  • 1970 – Monumento ai caduti

Appignano del Tronto

  • Altorilievi all’esterno della chiesa di S. Michele

Pagliare del Tronto (Spinetoli)

  • Statua di S. Giovannino, chiesa parrocchiale
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